mercoledì 8 agosto 2012

Revenge e Continuum: i miei show per l'estate

Per questi torridi mesi d'estate ho scelto il freddo della vendetta e il must dei viaggi nel tempo. Cioè mi sto vedendo Revenge, serie televisiva Usa, trasmessa dalla ABC, e anche in Italia su Fox Life e in chiaro su Deejay Tv dall'autunno 2012, e poi Continuum, serie canadese, ideata da Simon Barry e prodotta dalla Showcase. Non voglio parlare esaustivamente di questi due apprezzabili show, ma solo esprimere per ora un paio di considerazioni. Più il là magari abbozzerò delle recensioni.

Devo dire, prima di tutto, che mi prendono entrambi. Una prima similitudine che si può notare è che sono serie con una protagonista femminile e che su di lei pesa non poco la responsabilità del fascino e della riuscita dello show. C'è anche da notare però che mentre Revenge è stato rinnovato e a settembre, grazie a Dio, parte la seconda stagione, non si sa che avverrà di Continuum perché lo share e il gradimento del pubblico sono scesi moltissimo alla fine delle dieci puntate.
Qual è il punto? Mi preme dire che quando ho visto il pilot di Revenge mi sono un tantino disamorata, perché ho pensato a un Beautiful riveduto e corretto. E, a posteriori, giudicando freddamente, non è che non sia vero: lo fanno pensare le ambientazioni chic, i personaggi patinati, l'imperativo di conservare un'apparenza patinata, che pur copre segreti torbidi. Però, c'è un però. La trama è ben gestita, ci sono rivelazioni e cliffhanger a ogni piè sospinto, c'è chimica fra i personaggi, sia fra Emily/Amanda e il fidanzato presunto Daniel (sembra che i due attori si frequentino pure nella vita) e quello auspicato Jack, ma anche con Nolan, l'amico, complice bisessuale, portatore delle istanze emotive alla fredda protagonista. Il freddo della vendetta, appunto, che così va gustata, ma che suscita emozioni caldissime nello spettatore che freme. Insomma Revenge funziona, al di là di tutto, tiene avvinti alla storia. Sarà l'appeal della vendetta, da Il conte di Montecristo in poi...

E Continuum? Questa serie canadese offre parecchio in termini di tematica e di trama, perché i terroristi della Liber8 che lottano contro il controllo delle multinazionali ti fanno domandare: ma chi sono i buoni e chi i cattivi? E l'argomento si snoderebbe nella lunga distanza. Poi ci sono i salti nel tempo che sono un classico sempre affascinante, almeno per me, con le solite domande se il passato modificato influenza il futuro - ci volevo fare la tesi io su quest'argomento; c'è la protagonista stile Wonderwoman, il gap tecnologico fra le due epoche e il genietto nerd deus ex machina, Alec, ma ... qual è il "ma"?
La famosa "chimica" fra i personaggi, dov'è? Io non sto dicendo che ci debba per forza essere del tenero fra i protagonisti femminili e maschili, perché serie come per esempio The Mentalist o NCIS hanno provato che la cosa si può effettivamente gestire sul limite fra amicizia, attrazione, solidarietà fra colleghi ecc. ecc. mantenendo efficacemente l'interesse del pubblico. Però fra la detective del futuro Kiera Cameron e l'agente Fonnegra (ma che nome!) non c'è proprio chemistry, nemmeno a pagarla. E non è perché la nostra fuoriuscita (da una macchina del tempo) sa di avere marito e figlio che l'aspettano nel futuro, ma perché proprio non c'è. Ok, con il giovane Alec Sadler non è possibile, che sarebbe praticamente pedofilia. Però poi, quando la vediamo avere un "abboccamento" con un altro dei reduci dal salto temporale, abbassiamo la mascella scioccati perché questo feeling non era mai stato dichiarato, ma nemmeno accennato. Fra i due non c'era assolutamente nulla. Problema della trama, del casting? Un fatto di recitazione? Io non lo so.

Però non parlerei della scarsa audience come di un problema delle serie Sci-fi, perchè Fringe, per esempio, tiene. E tiene anche per le soddisfacenti relazioni emotive fra Olivia (<3) e Peter, ma anche fra Peter e suo padre Walter Bishop. Insomma la tecnologia e la sci-fi vuole una controparte di sentimento e di esplorazione efficace delle relazioni interpersonali.
E comunque, scusate, ma questa non me la posso tenere, vi ricordate la chimica che sfondava lo schermo fra Scully e Mulder? No, dico, non so se mi spiego! Talmente tanta chimica che è riuscita a reggere otto anni per un bacio decente. O pensavate davvero che il motivo del successo di X-Files fossero solo gli alieni?

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