Prima di tutto vorrei esprimere un
desiderio: avere una cimice che ascolta tutto nel luogo dove Julie
Plec e Kevin Williamson e/o il loro staff decidono lo svolgimento e
l'incrociarsi delle varie storie della nostra amata serie: davvero
credo che sia il luogo più stimolante del pianeta e il loro lavoro
il più... fantastico in assoluto.
Ma asciughiamo la bava e procediamo.
Ho il sospetto che la nostra
doppelgänger preferita
non sia così umana come pretende di essere: se, dopo essere rimasta
senza genitori, mi avessero privata di mia zia, del mio padre
naturale/zio, di mia madre “innaturale” e ora alla fine anche
dell'amore della mia vita, il protettivo Stefan, io darei di matto
prima o poi. Sinceramente mi aspettavo un vero crollo: distruggere
tutto ed esprimere un po' di genuina disperazione. Elena invece
rimane insonne e la mattina dopo decide la riscossa. Sarà forse uno
dei motivi per cui l'amiamo, certo, e infatti anche Rick confessa che
Elena è la persona più forte che conosce, comunque un cedimento
sarebbe naturale, via... no?
Se non altro per il fatto che ora la
persona che più la rassicura è un “vampiro pazzo e impulsivo”
(e detto da Klaus non è poco) che, ti giri un attimo, e ti uccide il
tutore – due volte – o il fratello e trova l'omicidio, nonostante
tutto, la soluzione più facile per uscire dai guai. D'accordo gli
guardi gli occhi – incredibili – e gli trovi istanti di
vulnerabile adorazione nascosti fra nonchalance
e ironia di qualità eccelsa, però trovare rassicurazione in un
killer deve essere stressante.
Insomma Elena brilla per capacità di
adattamento.
“Cam'on Buffy!”
ok, come si fa a NON adorarlo? Dopo stagioni in cui ogni contatto era
centellinato e condizionato da quel tentativo di bacio imposto a cui
era seguita la morte di Geremy (una delle tante) ora Damon ed Elena
SI TOCCANO! Lui è sempre lievemente impositivo, come quando trascina
Elena in una figura di ballo scioccandola e facendola ridere per
questo; e ora: lezioni di anatomia! Sempre però rispettando quel
sottile limite per cui lei è libera di starci o no. Avete notato la
mano del nostro quando, dopo aver frugato sul fianco di Elena il
punto dove un vampiro è vulnerabile, si nega il contatto,
allontanandosi leggermente? Seduzione per sottrazione. Chiudete gli
occhi e immaginate la reazione di Elena: “No! che fa? tocca? /ehi,
perché non continua?”.
E dopo che lei ha dovuto riconoscere con
Carolyn l'attrazione che prova, lo scambio di sguardi quando entrambi
ammettono che stavano fingendo? L'ubriacatura con Stefan e la
seduttività con Rebeka? Frammenti di secondo di vulnerabilità
autentica e riconoscimento reciproco. Tutto quello che possono
concedersi fin'ora. Damon vai così! una strategia a lungo termine
che prima o poi porterà a qualcosa...
Eppure non è solo questo
quello che ci strega in questo show, perché nello stesso episodio
abbiamo potuto assistere a vibranti momenti Stelena. Lo Stefan con
l'interruttore dell'umanità forzatamente spento, quando accoglie fra
le braccia Elena, non vi sembra quello della prima puntata della
prima serie? Dopo tutto quello che è successo? Questo è
incredibile: la possibilità che anche lo Stefan riveduto e corretto,
senza umanità, possa ricominciare tutto daccapo e innamorarsi di
Elena! E poi, scusate, Damon, nella prima serie, come e quando aveva
cominciato a riavvicinarsi a riaccendere le emozioni? Con quella
carezza sul viso di una ragazza dormiente. Siamo sempre lì: the
power of Love!
Con un cambiamento succoso
però! La battuta di Damon su Buffy era tutto meno che casuale:
Stefan somiglia ad Angelus (sempre Buffy The Vampire Slayer! sarebbe
da rivedere decisamente): quando Buffy con la morte nel cuore deve
accettare che il suo amore Angel ha ceduto il posto al vampiro più
crudele della storia, che fa? Non rinuncia al suo amore, ma, nel
frattempo, che c'è di meglio di un bel paletto nello stomaco, per
chiarire le carte in tavola? “Patetica” un corno. Vai Elena! Sei
tutti noi! Girls' power! E lo sguardo di Rick a Stefan? Uno dei
momenti migliori dell'episodio!! Queste sono le donne!
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