Credo che dovranno
inventare un nome specifico per questa nuova psicosi da TVD.
Prima di tutto una notazione
stilistica, due scene iniziali: un sogno che sembra realtà, Bonnie
che entra in una casa fatiscente e tetra (ci dovrebbe trasferire la
residenza lì!), e una scena reale che sembra un sogno, quello
classico dove ti senti inseguita da uno sconosciuto che è sempre un
passo avanti a te. Il messaggio è abbastanza chiaro, a Mystic Falls
gli incubi peggiori sono sempre meno brutti della realtà. Ho anche
adorato le luci radenti della casa delle streghe, la fotografia e le
scenografie di questa serie non deludono: avete notato i lampadari di
cristallo, saturi di ragnatele ovviamente, davanti alle piccole
finestre in alto, che effetto? Kat Graham non sarà un po'
ingrassata? E poi visto che bello andare a correre in un sogno di
posto come Atlanta? Altro che le nostre città trafficate.
Subito a
inizio di puntata ci è ricordato il contrasto tra il luogo ameno,
con il pervicace desiderio di Elena di una normalità accettabile, e
l'incertezza continua che la sua vita invece comporta. I mostri
stanno nascosti dietro una superficie scintillante: questo dovrebbe
essere il messaggio inquietante sotteso a Mystic Falls tutta, dietro
le parate e le grandi feste, dietro le facciate eleganti delle case e
le consuetudini dei benpensanti, sindaco e sceriffo compresi. Più
che “dovrebbe”, “potrebbe” se l'eventuale valore metaforico
non fosse fagocitato da altro in questa serie, dai ritmi travolgenti,
dalle trame a lungo termine, dall'avvicendarsi veloce di personaggi
che scompaiono dopo pochi episodi inaspettatamente. Ma lasciamo stare
i sottotesti e proseguiamo.
Che carina Nina che nasconde le
orecchie a sventola con la coda bassa...
E Bonnie? Che chiama in causa lo
stress, per i suoi sogni? Ma andiamo! La realtà magica e nascosta la
cui trama non è ancora venuta a galla ci ricorda che ci sono le
streghe defunte, o soltanto trasferite dall'“altra parte”, che
tessono le fila in vista di una vicenda che ha a che fare con la
strega originaria e la collana indistruttibile. La possibilità per
venire a capo del Klausageddon – sia benedetto l'umorismo di Damon
– è legata a qualcosa che dobbiamo ancora scoprire.
Elena parlando di Geremy, al pub, dice
che ha perso tutte le persone a cui teneva e Damon risponde: “Ha
ancora te”. E già, solo che questo vale anche per Damon stesso,
no? che sembra aver perso Stefan, ma ha sempre Elena. E lei fa mostra
di accorgersene quando cambiando argomento gli chiede piuttosto come
stia lui. E vai con sguardi assassini e flirtamenti vari. Mi erano
mancati. Nina è brava a far intravedere con l'espressione del viso
come le acrobazie di sguardi e sopracciglia del nostro ORA facciano
frullare un po' lo stomaco a Elena.
La tipica atipica famiglia affronta i
problemi a partire dalle frequentazioni sbagliate di Geremy – ogni
tanto ci devono ricordare che, nonostante i muscoli recenti, ha
ancora sedici anni – e Damon e Klaus si affrontano a casa Salvatore
durante una normale bevuta. E meno male che lo stomaco di Damon
almeno per questa puntata se ne rimane tranquillo! Sarebbe
interessante contare quanti fra pugnalate e impalettamenti hanno
totalizzato Stefan e Damon! Nell'incrocio di scene si svolge la
strategia di convincimento portata avanti da Klaus per persuadere i
nostri eroi ad impostare una convivenza con lui improntata a una
grande semplicità, cioè “fate tutto quello che voglio e starete
tranquilli”. O l'hanno sculacciato troppo da piccolo o non l'hanno
fatto abbastanza.
Alaric viene investito al posto di
Geremy ed Elena, in barba a tutte le elementari norme del pronto
soccorso lo fa muovere e trasportare a casa, confidando nell'anello
di zio/papà Johnn, ma l'anello protettivo non funzionava solo con le
minacce soprannaturali? Perché dovrebbe proteggere Alaric dai traumi
causati da un incidente, per quanto voluto? Boh. Gli ha impedito la
morte, ma non i traumi dell'incidente. Sarà.
Geremy è tradito da un amico, Tyler
non sa capire cosa voglia dire la libertà e l'autonomia di giudizio,
problemi di tutti i giorni fra adolescenti, no? A di là delle
balestre, dei braccialetti di verbena, degli anelli magici e degli
ibridi vampirantropi.
Avete visto il nostro professor
Saltzman che fa il figo con la bella dottoressa? Almeno gli
sceneggiatori hanno deciso per un investimento – la fresca Torrey
DeVitto – che garantisca l'utilità di Alaric alla trama. Mi
sarebbe mancato troppo.
In ogni caso fortunatamente c'è il
nostro Damon in funzione di pronto soccorso. Il factotum della città:
prima di legare di nuovo con Stefan l'eremita, si disfa del cadavere
decapitato dell'ibrido Tony, dà il suo sangue ad Alaric
all'ospedale, soggioga Geremy, parlandogli con sincero affetto.
Tutto per amore di Elena? L'opposizione
rispetto alle scorse stagioni è perfetta, a Damon importa, a Stefan
no. Questa è la moralità dunque: ami, proteggi quelli che ami,
trami per proteggere quelli che ami, a qualsiasi costo. A questo
punto non so mica se Klaus non sia un alto esempio di moralità.
Pugnala Rebekah per proteggerla dal dolore e dalla rabbia per ciò
che ha saputo del suo adorato fratello, cioè che è stato lui a
uccidere la loro madre. Protegge se stesso e lei in vista di una
felicità insieme che lui ha progettato per tutti loro, per questo si
portava dietro le bare. Dal suo punto di vista non fa una piega.
Piange anche perché è costretto di nuovo a pugnalarla! Quel vestito rosso non è nato sotto i
migliori auspici, chiaramente.
Anche la lezione che l'ibrido
originario fa a Tyler ha una sua coerenza machiavellica. Sensi di
colpa? Zavorre inutili! Una volta era Damon a dirlo a Stefan... e
ora... Stefan è la realizzazione delle regole di vita di Klaus. Le
persone solo solo mezzi per un fine, il proprio fine. Se Geremy
muore, sono casualties, le perdite normali durante una guerra.
Ma torniamo a Damon. Sta perdendo se
stesso – quel se stesso strafottente e fighissimo - perché ama e
bada a chi ama? È vero che anche Geremy ha seguito questa regola:
decapitare l'ibrido davanti alla porta di casa (ma dove sono tutti a
Mystic Falls? Non arriva nessuno a fare un salutino a Elena “Ciao
cara, che fai? Hai notato che prima avevi un corpo decapitato davanti
casa? Ah, sì pulisci la veranda dal sangue?? Ok, ciao, non ti
disturbo più!”). Geremy ha seguito la stessa regola: il fine
giustifica i mezzi. Forse Elena lo manda lontano perché queste
attività normali e quotidiane gli provocano un po' di disagio. Se
nel frattempo non fosse stato licenziato e non avesse avuto F al
compito, magari poteva continuare come se nulla fosse, no?
L'autoironia di Elena poi, l'avete
notata? “Vampiri, ibridi e originari. Nessun problema! Mio fratello
fa il ribelle... sono preoccupata.” e Alaric le dice “E' la prova
che sei ancora umana”. Questa è la funzione di Alaric, ricordare
che significhi essere umani, anche se a stretto rigor di logica
avrebbe voluto dire che doveva morire per le conseguenze di un
bruttissimo incidente.
Alaric, Elena e Damon sono una
famiglia, in ogni caso; a volte bisogna prendere decisioni difficili
ed Elena lo fa correndo il rischio, con la scelta di far dimenticare
a Geremy tutto quello che rende la sua vita uno schifo. E via il
nostro ragazzo, per un po'. Fosse così facile nella realtà!
La cosa che mi piace di più è che
Elena e Damon si dicono le cose, come fanno i membri di una famiglia
o, anche, i “fidanzati”. “Sai oggi ho saputo perché Klaus è
arrabbiato con Stefan”, “E io ho tolto il pugnale a Rebekah”.
“Andrà tutto bene, vedrai”. Una meravigliosa quotidianità che
salva Elena dalla follia e che restituisce a Damon una trama di
rapporti che forse non ha mai avuto.
E quando Elena dice a Klaus che è lui
ad aver trasformato Stefan in un mostro e quindi ora è un suo
problema che lei stessa non abbia influenza su di lui, e poi, a
mettere i puntini sulle i a proposito delle conseguenze delle proprie
azioni, “Non sono l'unica che Rebekah vuole morta, lei sa cosa hai
fatto, sa che hai ucciso vostra madre” - sguardo di quasi
commiserazione al pianificatore millenario - “Sai trovare l'uscita
da solo”. Che donna!
Mi è piaciuto il litigio, con ovvio
impalettamento, fra Stefan e Damon. Lui che ce l'ha col fratello
perché in fondo non può metterlo da parte e considerare finalmente
il suo amore per Elena. “Non salvarmi più la vita!” dice, però
poi torna e stabilisce un legame. Alla fine della scorsa puntata era
stata Elena a consolarlo di aver perso il fratello dicendogli che
dovevano entrambi lasciarlo andare e procedere oltre. Oltre, ma Elena
lo vuole quest'oltre vero? Il rinnovato senso di colpa generato dalla
consapevolezza che Stefan non li aveva davvero traditi, ma aveva
salvato Klaus per salvare Damon stesso prima lo porta a darle di
santa ragione al fratello più piccolo, poi lo spinge a fare quel
passo indietro davanti a una Elena vulnerabile e profondamente grata.
Se gli spoiler non mi avessero messo in guardia e confortata avrei
lanciato un oggetto pesante contro lo schermo. E poi...
Ma vi rendete conto che siamo tanto
tempo fa partiti dal presupposto che Damon voleva Elena che voleva
solo Stefan? Era lui in posizione svantaggiata. Il “povero” Damon
doveva essere quello che alla fine conseguiva il premio ambito,
quello che avrebbe dovuto essere consolato di questo struggente
desiderio; era ancora così per il bacio sul letto di morte. E poi,
adesso, è tutto il contrario, Damon bacia Elena FINALMENTE!
ma ora non è in una posizione di debolezza, la bacia sapendo che lei
non avrebbe resistito ed è lui alla fine a dire “Buonanotte”
Elena. Che somma soddisfazione! Non mi fraintendete, non è un senso
di rivincita, è che mi ero scervellata a tentare di capire come
avrebbero risolto la faccenda la Plec e Kevin Williamson, non era
facile, ma la sicurezza dolce e virile di Damon e la faccia di Elena,
il suo turbamento per quel benedetto bacio mi hanno ripagato
dell'attesa e della curiosità. Aaah, era ora!
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