martedì 14 agosto 2012

Tvd 3x10 The New Deal (Sogni prigionieri) About Feelings of Guilt

Ecco il mio commento all'epica puntata in cui finalmente lo shipping Delena ebbe qualche soddisfazione, Twitter sussultò e un boato si elevò da molte delle nostre case ...

Credo che dovranno inventare un nome specifico per questa nuova psicosi da TVD.

Prima di tutto una notazione stilistica, due scene iniziali: un sogno che sembra realtà, Bonnie che entra in una casa fatiscente e tetra (ci dovrebbe trasferire la residenza lì!), e una scena reale che sembra un sogno, quello classico dove ti senti inseguita da uno sconosciuto che è sempre un passo avanti a te. Il messaggio è abbastanza chiaro, a Mystic Falls gli incubi peggiori sono sempre meno brutti della realtà. Ho anche adorato le luci radenti della casa delle streghe, la fotografia e le scenografie di questa serie non deludono: avete notato i lampadari di cristallo, saturi di ragnatele ovviamente, davanti alle piccole finestre in alto, che effetto? Kat Graham non sarà un po' ingrassata? E poi visto che bello andare a correre in un sogno di posto come Atlanta? Altro che le nostre città trafficate. 
Subito a inizio di puntata ci è ricordato il contrasto tra il luogo ameno, con il pervicace desiderio di Elena di una normalità accettabile, e l'incertezza continua che la sua vita invece comporta. I mostri stanno nascosti dietro una superficie scintillante: questo dovrebbe essere il messaggio inquietante sotteso a Mystic Falls tutta, dietro le parate e le grandi feste, dietro le facciate eleganti delle case e le consuetudini dei benpensanti, sindaco e sceriffo compresi. Più che “dovrebbe”, “potrebbe” se l'eventuale valore metaforico non fosse fagocitato da altro in questa serie, dai ritmi travolgenti, dalle trame a lungo termine, dall'avvicendarsi veloce di personaggi che scompaiono dopo pochi episodi inaspettatamente. Ma lasciamo stare i sottotesti e proseguiamo.
Che carina Nina che nasconde le orecchie a sventola con la coda bassa...
E Bonnie? Che chiama in causa lo stress, per i suoi sogni? Ma andiamo! La realtà magica e nascosta la cui trama non è ancora venuta a galla ci ricorda che ci sono le streghe defunte, o soltanto trasferite dall'“altra parte”, che tessono le fila in vista di una vicenda che ha a che fare con la strega originaria e la collana indistruttibile. La possibilità per venire a capo del Klausageddon – sia benedetto l'umorismo di Damon – è legata a qualcosa che dobbiamo ancora scoprire. 

Elena parlando di Geremy, al pub, dice che ha perso tutte le persone a cui teneva e Damon risponde: “Ha ancora te”. E già, solo che questo vale anche per Damon stesso, no? che sembra aver perso Stefan, ma ha sempre Elena. E lei fa mostra di accorgersene quando cambiando argomento gli chiede piuttosto come stia lui. E vai con sguardi assassini e flirtamenti vari. Mi erano mancati. Nina è brava a far intravedere con l'espressione del viso come le acrobazie di sguardi e sopracciglia del nostro ORA facciano frullare un po' lo stomaco a Elena.
La tipica atipica famiglia affronta i problemi a partire dalle frequentazioni sbagliate di Geremy – ogni tanto ci devono ricordare che, nonostante i muscoli recenti, ha ancora sedici anni – e Damon e Klaus si affrontano a casa Salvatore durante una normale bevuta. E meno male che lo stomaco di Damon almeno per questa puntata se ne rimane tranquillo! Sarebbe interessante contare quanti fra pugnalate e impalettamenti hanno totalizzato Stefan e Damon! Nell'incrocio di scene si svolge la strategia di convincimento portata avanti da Klaus per persuadere i nostri eroi ad impostare una convivenza con lui improntata a una grande semplicità, cioè “fate tutto quello che voglio e starete tranquilli”. O l'hanno sculacciato troppo da piccolo o non l'hanno fatto abbastanza.

Alaric viene investito al posto di Geremy ed Elena, in barba a tutte le elementari norme del pronto soccorso lo fa muovere e trasportare a casa, confidando nell'anello di zio/papà Johnn, ma l'anello protettivo non funzionava solo con le minacce soprannaturali? Perché dovrebbe proteggere Alaric dai traumi causati da un incidente, per quanto voluto? Boh. Gli ha impedito la morte, ma non i traumi dell'incidente. Sarà.
Geremy è tradito da un amico, Tyler non sa capire cosa voglia dire la libertà e l'autonomia di giudizio, problemi di tutti i giorni fra adolescenti, no? A di là delle balestre, dei braccialetti di verbena, degli anelli magici e degli ibridi vampirantropi.

Avete visto il nostro professor Saltzman che fa il figo con la bella dottoressa? Almeno gli sceneggiatori hanno deciso per un investimento – la fresca Torrey DeVitto – che garantisca l'utilità di Alaric alla trama. Mi sarebbe mancato troppo.
In ogni caso fortunatamente c'è il nostro Damon in funzione di pronto soccorso. Il factotum della città: prima di legare di nuovo con Stefan l'eremita, si disfa del cadavere decapitato dell'ibrido Tony, dà il suo sangue ad Alaric all'ospedale, soggioga Geremy, parlandogli con sincero affetto.
Tutto per amore di Elena? L'opposizione rispetto alle scorse stagioni è perfetta, a Damon importa, a Stefan no. Questa è la moralità dunque: ami, proteggi quelli che ami, trami per proteggere quelli che ami, a qualsiasi costo. A questo punto non so mica se Klaus non sia un alto esempio di moralità. Pugnala Rebekah per proteggerla dal dolore e dalla rabbia per ciò che ha saputo del suo adorato fratello, cioè che è stato lui a uccidere la loro madre. Protegge se stesso e lei in vista di una felicità insieme che lui ha progettato per tutti loro, per questo si portava dietro le bare. Dal suo punto di vista non fa una piega. Piange anche perché è costretto di nuovo a pugnalarla! Quel vestito rosso non è nato sotto i migliori auspici, chiaramente

Anche la lezione che l'ibrido originario fa a Tyler ha una sua coerenza machiavellica. Sensi di colpa? Zavorre inutili! Una volta era Damon a dirlo a Stefan... e ora... Stefan è la realizzazione delle regole di vita di Klaus. Le persone solo solo mezzi per un fine, il proprio fine. Se Geremy muore, sono casualties, le perdite normali durante una guerra.
Ma torniamo a Damon. Sta perdendo se stesso – quel se stesso strafottente e fighissimo - perché ama e bada a chi ama? È vero che anche Geremy ha seguito questa regola: decapitare l'ibrido davanti alla porta di casa (ma dove sono tutti a Mystic Falls? Non arriva nessuno a fare un salutino a Elena “Ciao cara, che fai? Hai notato che prima avevi un corpo decapitato davanti casa? Ah, sì pulisci la veranda dal sangue?? Ok, ciao, non ti disturbo più!”). Geremy ha seguito la stessa regola: il fine giustifica i mezzi. Forse Elena lo manda lontano perché queste attività normali e quotidiane gli provocano un po' di disagio. Se nel frattempo non fosse stato licenziato e non avesse avuto F al compito, magari poteva continuare come se nulla fosse, no?

L'autoironia di Elena poi, l'avete notata? “Vampiri, ibridi e originari. Nessun problema! Mio fratello fa il ribelle... sono preoccupata.” e Alaric le dice “E' la prova che sei ancora umana”. Questa è la funzione di Alaric, ricordare che significhi essere umani, anche se a stretto rigor di logica avrebbe voluto dire che doveva morire per le conseguenze di un bruttissimo incidente.
Alaric, Elena e Damon sono una famiglia, in ogni caso; a volte bisogna prendere decisioni difficili ed Elena lo fa correndo il rischio, con la scelta di far dimenticare a Geremy tutto quello che rende la sua vita uno schifo. E via il nostro ragazzo, per un po'. Fosse così facile nella realtà!
La cosa che mi piace di più è che Elena e Damon si dicono le cose, come fanno i membri di una famiglia o, anche, i “fidanzati”. “Sai oggi ho saputo perché Klaus è arrabbiato con Stefan”, “E io ho tolto il pugnale a Rebekah”. “Andrà tutto bene, vedrai”. Una meravigliosa quotidianità che salva Elena dalla follia e che restituisce a Damon una trama di rapporti che forse non ha mai avuto.
E quando Elena dice a Klaus che è lui ad aver trasformato Stefan in un mostro e quindi ora è un suo problema che lei stessa non abbia influenza su di lui, e poi, a mettere i puntini sulle i a proposito delle conseguenze delle proprie azioni, “Non sono l'unica che Rebekah vuole morta, lei sa cosa hai fatto, sa che hai ucciso vostra madre” - sguardo di quasi commiserazione al pianificatore millenario - “Sai trovare l'uscita da solo”. Che donna!

Mi è piaciuto il litigio, con ovvio impalettamento, fra Stefan e Damon. Lui che ce l'ha col fratello perché in fondo non può metterlo da parte e considerare finalmente il suo amore per Elena. “Non salvarmi più la vita!” dice, però poi torna e stabilisce un legame. Alla fine della scorsa puntata era stata Elena a consolarlo di aver perso il fratello dicendogli che dovevano entrambi lasciarlo andare e procedere oltre. Oltre, ma Elena lo vuole quest'oltre vero? Il rinnovato senso di colpa generato dalla consapevolezza che Stefan non li aveva davvero traditi, ma aveva salvato Klaus per salvare Damon stesso prima lo porta a darle di santa ragione al fratello più piccolo, poi lo spinge a fare quel passo indietro davanti a una Elena vulnerabile e profondamente grata. Se gli spoiler non mi avessero messo in guardia e confortata avrei lanciato un oggetto pesante contro lo schermo. E poi...

Ma vi rendete conto che siamo tanto tempo fa partiti dal presupposto che Damon voleva Elena che voleva solo Stefan? Era lui in posizione svantaggiata. Il “povero” Damon doveva essere quello che alla fine conseguiva il premio ambito, quello che avrebbe dovuto essere consolato di questo struggente desiderio; era ancora così per il bacio sul letto di morte. E poi, adesso, è tutto il contrario, Damon bacia Elena FINALMENTE! ma ora non è in una posizione di debolezza, la bacia sapendo che lei non avrebbe resistito ed è lui alla fine a dire “Buonanotte” Elena. Che somma soddisfazione! Non mi fraintendete, non è un senso di rivincita, è che mi ero scervellata a tentare di capire come avrebbero risolto la faccenda la Plec e Kevin Williamson, non era facile, ma la sicurezza dolce e virile di Damon e la faccia di Elena, il suo turbamento per quel benedetto bacio mi hanno ripagato dell'attesa e della curiosità. Aaah, era ora!

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