No, non mi dite niente, lo so quando! è che non vedo l'ora che arrivi la quarta stagione ...
In quest'ultimo episodio l'incrocio di
scene iniziali è magistrale: Damon che si insapona (goduria sua e
nostra) con un sorriso accennato, ma chiaramente soddisfatto, fa da
contraltare alla foga di Elena. Ora, io quella donna non la capisco
fino in fondo. Io romperei tutto forse, no? se proprio le emozioni
fossero troppe da tenere dentro. Disperandomi, potrei forse dare in
escandescenze... lei no: “incanala la frustrazione”. Già che
c'è, si allena, non spreca energie. La Fdl … ehm, volevo dire,
Elena ottimizza le emozioni.
Non riesce a gestire quello che è
successo: non avrebbe dovuto provare quello che provava? (e perché
no poi?) ma lo prova, ha corrisposto a quel bacio. Quel perenne
fissare le labbra di Damon (perché un bel po' di noi non le fissa?)
dice del suo inconscio più della domanda che aveva posto a Caroline
“Se provassi attrazione per lui, questo cosa direbbe di me?”.
Rimanere coinvolta (sentimentalmente) con i vampiri, oltre che hot, è
deplorevole e irrazionale da molti punti di vista, ma soprattutto da
quello di una ragazza bene di una “tranquilla” cittadina come
Mystic Falls.
La domanda è se Elena sia ancora questo, e il 3x11 è
un episodio di consuntivi e di indagini sulla propria identità. Lei
poi si chiederà “i miei genitori sarebbero fieri di me?”.
L'occasione del compleanno di Caroline è uno spartiacque anche per
Elena. Eppure deve riconoscere il ruolo che Damon ha assunto nella
sua vita. Non avrebbe saputo come fare senza di lui, e l'attrazione
che prova non può nascondersela.
Ora qualcosa di nuovo si affaccia
all'orizzonte della sua coscienza: Damon vuole qualcosa da lei,
quindi sente l'esigenza di difendersi da colui al quale finora si è
affidata; per questo sarà Matt che poi chiama quando ha bisogno di
contare su un affetto e un sostegno completamente gratuiti.
Comunque, tornando alle scene iniziali,
avete notato la pausa significativa quando chiede ad Alaric se ha
sentito … Damon, per caso? Perché? “Nothing” sguardo
fintamente noncurante da sopra alla tazza.
E Damon a Stefan che gli chiede “Che
hai oggi?” “Nothing”. Sorriso leggero spalmato su colui sul
quale voleva avere la meglio. Non sto dicendo che Damon si stia
godendo la conquista... solo un po', va!... Ma dai! Per due stagioni
e mezza è stato definito dal non essere amato, prima da Kat, poi da
Elena. Era sempre stato solo Stefan. E che cavolo!! Gliela vogliamo
concedere questa leggera, frizzante esultanza? Se la è ampiamente
meritata. E secondo me senza perdere troppo sé stesso; i suoi
cambiamenti, nonostante le apparenze (era il cattivo all'inizio non
dimentichiamolo) sono stati meno assoluti di quelli del fratello, da
angelo coi denti a punta a ripper, a cinico assoluto.
Stefan chiede a Damon se ha parlato ad
Elena delle bare. Probabilmente perché lui al suo posto l'avrebbe
fatto. Damon tiene il segreto. Spesso ha raccontato a Elena gli
sviluppi, ma ora la tiene all'oscuro. Ha forse un maggiore equilibrio
fra i due lati della personalità.
Il gioco di sfida fra Stefan e Klaus è
notevole, un braccio di ferro gestito con nonchalance.
“Mettimi alla prova”. Stefan è
stanco di avere paura. Si ha paura quando si ama qualcuno. Non gli
interessa chiedersi se queste persone, Elena, Damon le ama davvero.
Può darsi che lo sappia in fondo, ma lui non ha nessuna intenzione
di scavare dentro di sé. Sta allontanandosi dallo Stefan che ha
lasciato andare Elena nelle mani di Klaus la prima volta, perché lei
aveva deciso così. Costretto in una posizione di debolezza. Amare
rende deboli. Questa è la sua ipotesi. Superficiale è chiaro, ma è
molto più “economico”, funzionale si potrebbe dire, per lui non
riflettere e non porsi domande. È disposto a rischiare che Elena
diventi un vampiro? Forse sì, forse no. Che Damon muoia? Può darsi
di no. Ma lui sta giocando al gioco più facile: il gioco di forza.
Così può dare spazio al sentimento più immediato, la rabbia. Se
pensasse, se scavasse a fondo, dovrebbe rivolgerla contro se stesso,
perché, libero arbitrio o no, ha goduto a uccidere, si è deliziato
a lasciar emergere il mostro dentro di lui. La recitazione di Paul
Wesley ce lo ha mostrato molto molto bene. Essere arrabbiato con
Klaus è la sua salvezza per poter sfogare quelle emozioni che
affiorano. E perché sta facendo questo? Quando Stefan difende
l'ipotesi che Klaus stia bluffando Damon gli dice “Devi essere
disposto a perdere tutto se ti sbagli...” e intende Elena e se
stesso. E Stefan fa una pausa e guarda Damon significativamente: come
a dire “e chi ti dice che non sia disposto?” Il motivo per cui
Stefan sta esplorando la sua capacità di coltivare la sua
indifferenza e il suo cinismo, ricacciando indietro qualsiasi
sentimento affiori dentro di lui … siamo noi. Sì, proprio noi che
storcevamo la bocca davanti allo Stefan bravo fidanzato, davanti alla
sua empatia e al suo rispetto. Gli sceneggiatori hanno voluto
sostanziare la qualità apparentemente uniforme della sua “bontà”,
ci hanno fatto scavare per scoprire cosa c'era nel profondo: dietro
un guscio non molto spesso, faticosamente costruito in decenni, c'era
un magma ribollente.
Damon e Alaric vanno al consiglio. Che
già di per sé a pensarci fa ridere, accomunati dal fastidio per
quell'incombenza.
Alaric - “Adesso ti importa se
qualcuno vive o muore?”
Damon - “Ho una piccola lista”.
Alaric - “Senti chi parla di
regolatori di umanità”.
Il tema è quello. In questo tempo di
consuntivi (a causa dei compleanni) e dopo tutti questi cambiamenti,
chi sono e cosa vogliono essere i nostri personaggi?
Caroline dà l'addio a quella che era
per poter andare avanti. E anche Elena lo fa. Ma procediamo per
gradi.
Adoro Damon
quando rompe la finzione mondana con Klaus e la mamma di Tyler.
“Carol, non prenderla nel modo sbagliato, ma ti rendi conto che
stai leccando il culo a un ibrido immortale che ha rovinato la vita
di tuo figlio?”
Lo charme di
Klaus è innegabile, con sorriso assassino (literally) e diplomazia
volge la situazione a suo favore col consiglio. E l'accento inglese?
Fuoriclasse, qualunque mezzo scelga di usare.
Al
compleanno/funerale Elena fronteggia, attraverso l'accusa di Bonnie,
il fatto di essere pronta a fregarsene del libero arbitrio di Jeremy.
Con Matt si giustifica dicendo che non sapeva cos'altro fare per non
perdere un'altra persona che ama. Un altro leggero cedimento al fine
che giustifica i mezzi, dopo quello scioccante della pugnalata alle
spalle di Rebekah. Sembra che, per un'osmosi dovuta all'assidua
frequentazione, Damon abbia imparato a tenere in considerazione una
breve lista di persone che non vuole che muoiano, mentre Elena abbia
imparato la sua spregiudicatezza nel prendere le decisioni più
opportune anche se non sempre quelle giuste.
La moralità in
ridefinizione. “Humanity deeper switch” appunto. Per inciso,
quando questi contenuti passano attraverso media che arrivano a
milioni di persone io preferisco essere ben cosciente di quello che
mi si propone. Voi no? Certo è solo televisione, ma... non lo so, io
ci penserei. Un'altra cosa che infatti un po' mi ha scioccato è
l'eliminazione veloce degli ibridi. Sono persone a tutti gli effetti
con l'aggravante che il loro libero arbitrio è stato minato da
Klaus, come l'episodio di Tyler ha dimostrato; sostanzialmente non è
colpa loro quello che fanno a causa dell'asservimento. A Tyler
riserviamo un altro trattamento perché “è dei nostri”? Ah già:
si può sempre invocare il facile codicillo della legittima difesa.
Nei telefilm fantastici una volta gli “innocenti” venivano
preservati finché si poteva, parlo di Buffy o anche di Supernatural.
Qualcosa sta accadendo. Con il fine dell'efficacia della storia si
può accettare di tutto?
Damon - “Se
vuoi battere il cattivo devi essere più furbo”.
Stefan - “No,
devi essere il cattivo migliore”. Tentativo di sovvertimento delle
regole? Damon rimane perplesso, ci pensa su e poi confesserà
abbastanza candidamente a Elena di ammirare il fratello. Detto da lui
non fa una piega..
Klaus - “Quel
tipo di amore non muore mai”, a proposito del sentimento di Stefan
per Elena; il nostro ibrido originario sembra dare voce ai nostri
pensieri. Lo sa perché l'assunto vale anche per lui forse?
La scena della
corsa folle sul ponte: sul filo del rasoio le emozioni, la
determinazione feroce di Stefan e quella sfumatura di … piacere nel
terrorizzare Klaus ed Elena stessa. Poi quella fuggevole incrinatura
nella voce mentre le risponde e la lascia lì da sola. Più una fuga
per nascondere il subbuglio dell'animo di fronte alle sue lacrime,
che la dimostrazione che davvero non gli importa di lei. Confesso che
secondo me la recitazione di Paul Wesley viene da un punto più
profondo dentro di lui che non quella di Ian Somerhalder. Posso
sbagliarmi... secondo voi?
Klaus e
Caroline. Ok, devo dirlo: non ci credo a un genuino interesse di
Klaus, però staremo a vedere. Noto soltanto che tutto questo cambio
di scene, a proposito della nostra bionda preferita, prima del
dialogo sul letto di dolore deve voler dire qualcosa. Prima Elena e
Bonnie cercano di festeggiarla a scuola, poi a casa e poi finiscono
in una cripta tombale. Si vuole forse intendere uno sviluppo del
personaggio che vada oltre il cliché della studentessa-figlia
d'oro-solo un po' vampira che abbiamo amato finora? Comunque la
necessità di andare avanti, con la cerimonia del funerale alla
ragazza che Caroline è stata, si conferma nella stanza della
suddetta, con il nostro villain caratteriale che fa da pigmalione. La
prospettiva di un vampiro va oltre le convenzioni umane e c'è tutto
un mondo là fuori. Che cosa sta succedendo? Con il suo “Voglio
vivere” il personaggio di Caroline sta procedendo. E verso dove? A
che cosa ha detto sì prendendo il sangue di Klaus? Spero che
Caroline non cambi più di tanto, adoro la Barbievampira così com'è.
“Genuine
beauty...”, per inciso, notato come Klaus ha distrutto il regalo di
Tyler? Con eleganza, leggerezza e, a mio parere, una spocchia molto
inglese.
Per gli amanti
di Buffy, vi ricordate quando Darla trasforma Angel in vampiro e
quando Drusilla trasforma Spike? La stessa domanda. “Vuoi tutto il
mondo e un'altra vita?” Si può dire di no. La mela del maligno
titilla la libera scelta di colui che è sottoposto a tentazione.
“Voglio vivere”. Potrebbero aprirsi qui altri sviluppi. Speriamo
che non succeda nulla a Caroline.
E io che avrei
fatto davanti all'altro braccialetto? Avrei pensato che mi si volesse
comprare.
Damon ed Elena.
Che posso dire? L'espressione di Damon è perfetta. Niente facile
gioco di sopracciglia, niente debolezza, niente lieve strafottenza:
perfetto. Ed Elena deve usare la sua razionalità e le lezioni della
giornata per non cedere alla tentazione di essere abbracciata e
consolata. Sta riflettendo, questo work in progress per capire il
punto della situazione la aiuta a non sporgersi sul vortice del
coinvolgimento.
Torniamo al
nostro dolce Matt: il punto di vista esterno che consente a Elena (e
a noi) di guardare la situazione dal di fuori. Questo dialogo mi
lascia inquieta. Cosa implica dire addio alla Elena che non si
sarebbe mai innamorata dei vampiri? Che ora deve utilizzare le stesse
loro categorie, abbracciare in pieno quel mondo in cui muore sempre
qualcuno prima del dolce, in cui si devono fare scelte discutibili
per poter sopravvivere? E il campione della normalità le sta dicendo
che non se la sta cavando troppo male? Sarebbe a dire che la persona
che sta facendo quelle scelte, la persona che Elena sta diventando è
“ok”? Ricordate quando Damon diceva che Elena cominciava a
somigliare sempre più a Katherine? La vampira centenaria tende a
sistemare le faccende e le vite di quelli che ha intorno a suo
piacimento per portare avanti i suoi progetti. Elena, per non subire
più, per non essere ancora l'anello più debole della catena, sta
cercando di fare lo stesso. Che la mania di controllo sia un lascito
genetico delle doppelganger? Meno male che con questo affascinante
materiale umano e superumano controllare eventi e persone non è
facile. Ed è questo il bello di TVD!
Il colpo di
scena finale: un'altra linea narrativa con il bel viso accattivante
di Meredith, un'altra ondata nel flusso potente che ci trasporta giù
per le pericolose cascate di Mystic Falls.
Nessun commento:
Posta un commento