giovedì 3 aprile 2014

Tvd 5x15 - "Gone Girl" – About Moral

Nadja, occupata per 500 anni a cercare la sua mamma, legge la situazione come un abbandono e Katherine, al capezzale della figlia, amorevole quanto può essere col suo carattere, sottolinea piccata che invece la bambina le è stata strappata alla nascita. Nadja poverina (per innumerevoli motivi) contesta e difende la sua percezione soggettiva “Non per una bambina senza una madre”. 
Sottolineo questo passaggio per ricordare che l'immarcescibile egocentrismo di Kat sembra basarsi sull'incapacità di mettersi nei panni di un'altra persona, nemmeno se questa è la sua stessa figlia. E questo ci riporta alla spesso menzionata empatia, unico buon motivo, finora, per impedire a se stessi di nuocere a un'altra persona se la situazione lo richiede. 

Tyler si ricorda di menzionare il fatto che probabilmente ha morso Nadja e Matt si stupisce “E lo dici solo adesso?”. Questa frase di Blue Eyes e gli occhi spalancati di Caroline non credo si riferiscano solo alla tempistica con la quale l'ibrido riferisce un dato strategicamente importante, ma anche al fatto che Tyler ha condannato qualcuno a una probabile morte atroce e lo dice così, senza battere ciglio, come fosse normale amministrazione. Infatti lui adduce le scusanti classiche: Nadja stava attaccando Caroline... Non ha torto, ma in qualche modo la solita motivazione della legittima difesa – come quella per cui Elena aveva ucciso il povero Jesse infettato dal virus mangiavampiri – è insufficiente per la nonchalance con cui il ragazzo parla e poi perché i due a reagire in questo modo sono proprio gli unici portabandiera rispettivamente e cumulativamente dell'umanità e della moralità (ok, spesso rivoltata in moralismo per quanto riguarda Caro). 
So che queste possono apparire sfumature del tutto secondarie rispetto ai temi portanti dell'episodio, eppure, come forse sapete, io sono affamata di dati di contesto, perché mi portano dietro le quinte, dove gli sceneggiatori dipingono lo scenario tematico in cui le circonvoluzioni della trama procedono. Io, insomma, voglio sapere di cosa si sta davvero parlando. 

Altro elemento in apparenza collaterale: Katherine porta Nadja in una chiesa. Tra tutti i possibili posti dove poteva nasconderla … una chiesa? Seriously? In seguito, quando l'azione torna lì, prima che sia inquadrata Kat appare la statua di Sant'Anna con la Madonna piccina, l'avevate notato? 
L'ideale del rapporto madre/figlia paragonato a un rapporto madre/figlia sui generis, questo è un suggerimento di paragone, un'immagine subliminale. Come si giudica l'amore? Come se ne capisce la natura? Paragonandola con degli archetipi? È una questione quantitativa? Qualitativa? 
Intermezzo: Damon che dall'interno della cella, con superba ironia e tap tap sulle gambe, dà il suggerimento giusto ai due supercervelli in azione: Stefan e Caroline. Impagabile. 

Dialogo Tyler/Damon. Cioè, come una genialità che non necessita di dimostrazioni plateali mette in scacco un sempliciotto. L'argomento è amore, tradimento, sbagli, perdono. Mentre superDamon circuisce Tyler per farlo entrare nella sua cella, gli dice: “Vedi, nonostante tutte le cose terribili che faccio, Elena continua a scegliere me. Perché lei lotta per me”. È meravigliosa una vera dimostrazione di intelligenza maschile: in qualche modo è così rara!! Damon non può esserne sicuro, eppure ci scommette, perché conosce Elena. La mia domanda però è: in che cosa consiste questa lotta? Come lotta Elena per Damon? Torcendo la realtà e se stessa con i suoi valori acquisiti, rinnegati e riacquistati consapevolmente con ancora più convinzione? Cioè perdonando per tutti i suoi errori l'uomo che ama? Trovandogli delle scusanti. Bara Elena? La lotta consiste nel deformare se stessa, come Damon temeva quando l'ha lasciata, proprio per scongiurare questo? Oppure non sono questi i termini della questione? Lasciamo la domanda in sospeso. 
Trovo in giro una citazione da Erica Jong, “Come salvarsi la vita” in cui la signora detta un mucchietto di regole: 
1. Eliminare i sensi di colpa.
2. Non fare della sofferenza un culto.
3. Vivere nel presente (o almeno nell’immediato futuro).
4. Fare sempre le cose di cui si ha più paura; il coraggio è una cosa che s’impara a gustare col
tempo, come il caviale.
5. Fidarsi della gioia.
6. Se il malocchio ti fissa, guarda da un’altra parte.
7. Prepararsi ad avere ottantasette anni. 
Vorrei parlarne riguardo a Damon, per cui l'ultimo punto lasciamolo da parte. Non sembra proprio un mucchietto di regole adatte a lui? Anzi alla sua versione pre-Elena, quella in cui aveva cercato di allontanare il dramma del suo essere diventato un mostro contro la sua volontà e di rimanere, rispetto a suo fratello, quello sbagliato e non voluto? Al punto 5 suggerirei di sostituire alla gioia la parola divertimento o “fun”, quella cosa tanto vituperata che dava e dà ancora a Damon la sua cifra. Al punto 6 potremmo sostituire con “malocchio” il moralista di turno, che ti sta a reprimere, il mal occhio, lo sguardo inquisitorio cioè di chi ti addita per come ti stai comportando. Uccidere Aaron, un po' anche come poi Wes, è tentare di ritornare al Damon spensierato o de-pensierato (scusate l'orribile neologismo, ma è un po' come decerebrato) che non aveva nessun buon motivo per essere diverso, per cambiare. Il Bene sta negli occhi di chi ti guarda con amore e da lì magari ti arriva al cuore. Una volta che Elena è davanti ai suoi occhi, una volta poi, ancora di più, quando lei lo ama il vecchio Damon è spacciato, ma perché? 
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch'ella mira;
ov'ella passa, ogn'om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d'ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira. (…) 
Sì, lo so, vi ho appena citato Dante Alighieri, pardonne moi! Ma succede che Elena Gilbert abbia conquistato Damon Salvatore perché lei era come era, perché NON era Katherine Pierce. Il modo di essere originale – ok, poco consapevole, immaturo magari – di Elena è di essere “amorevole”, “compassionevole” diceva Elijah. Hai due donne davanti, uguali (già: doppelgänger) una è scaltra, intelligente, egoista e propensa al divertimento e, drammaticamente, non ti ama, anzi, sceglie tuo fratello. L'altra è molto, molto diversa, altruista, responsabile, intelligente in modo altrettanto creativo, e anche questa preferisce tuo fratello. Perché preferisci la seconda? Nonostante il secolo e più in cui ti ha evitato, la prima non è più rispondente alle tue categorie edonistiche? No. Che cosa dice questo di Damon Salvatore? Il fratello cattivo, quello che manda tutto a puttane per il suo carattere imprevedibile, che uccide con tanta facilità quando gli fa comodo, che usa qualsiasi mezzo per il fine che si prefigge... Perché diavolo si innamora perdutamente e per sempre proprio di Elena? Nonostante tutte le cose che fa, Damon non vuole, attraverso Elena, quel Bene cui gli sembra così difficile aderire? Il Bene poi è davvero tale se guarda proprio te dritto negli occhi, legge la parte più nascosta della tua anima e ti accoglie, ti abbraccia e ti dà sempre un'altra possibilità. Appunto. 

Dialogo fra Damon e Wes
Wes – Se anche dovessi guarirti da questo virus, che differenza farebbe? Smetterai di nutrirti dei tuoi amici e ricomincerai a nutrirti di persone innocenti. Pensi così di fare una buona impressione su Elena Gilbert?
Damon – Guardami. Sei stato tu a farmi questo.
Wes – Io non ho fatto niente. Tu sei così. Io ho semplicemente tenuto lo specchio. 
Quello che manda in bestia Damon è la possibilità che quel che fa lo definisca. “Tu sei così”. Anche se non sapessimo tutte le cose buone che ha fatto Damon, non lo definisce proprio di più il fatto di volere essere migliore perché Elena e il suo sguardo su di sé lo rendono un se stesso migliore? Non è questa una precisa tensione al bene, oppure secondo voi, smettere di ferire innocenti sarebbe per Damon solo lo scotto che è disposto a pagare pur di stare con la donna che ama? 
Scena finale fra Nadia e Katherine. 
Nadia – Mia madre si chiama Katherine. La sto cercando.
Kat – Mi hai trovata. Nadia, sono qui.
Nadia – È una bugiarda e un'assassina. Manipola e tradisce le persone. Farebbe di tutto per
sopravvivere.
Kat – Nadia, no... no, sono qui con te. Nadia, guardami. Guardami. Sono qui. Sono qui con te.
Nadia – Sto cercando mia madre. 
Poi Kat fa quel che può per lei, creando una piccola oasi, come Damon aveva fatto con Rose. Al di là del patetismo praticamente necessario in questa svolta della trama, che cosa è successo? Nadia ha cercato sua madre per tutta la vita e chiede perdono per i suoi sbagli, a Matt che era lì per lei. Metaforicamente che può voler dire non ascoltare le parole di Kat? Nadia voleva la madre che il suo bisogno profondo dettava, ma alla fine sorride alla madre che davvero ha, la accetta e la perdona di non essere stata all'altezza delle sue necessità, perché sa mettersi al suo posto, nonostante la precisa percezione dei suoi difetti, comprende i gesti e anche gli sbagli di Katerina Petrova. La quale riceve il perdono, ma si rivela del tutto incapace di darne. Di fronte alla possibilità di essere come sua figlia avrebbe voluto che fosse, dopo lei dirà “no” e riconferma il profilo che ha sempre tenuto. 

Mi serve questo confronto per paragonarlo a Damon ed Elena. Non a caso poi Damon dirà che non vuole essere come Katherine. La questione insomma qui è di fronte al bene e al male. Per le due donne vampire, madre e figlia, e per i due amanti dannati e perfetti, Elena e Damon. Si può affermare che Nadia voglia una madre diversa da quella che ha oppure vorrebbe che sua madre per amor suo cambiasse, in ogni caso, a conti fatti, non la incolpa per la vita segnata (e lunghissima) che le è toccata. Si tratta di amore e perdono. Sarò una madre migliore non diventa per Kat sarò una persona migliore. Il punto sarebbe il giudizio: perché vale la pena essere una persona migliore? La domanda prende luce (e ci sfida) nell'inquadratura in cui Damon si acciglia di soddisfazione mentre incide la palpebra di Wes torturandolo. Non ha forse ragione – ci viene di pensare – dato quello che il crudele dottore ha fatto a lui e agli altri? Non ci sono risposte semplici e la domanda è a noi, gente. Non ci viene di comportarci come Elena? Che tende a comprenderlo e a scusarlo? E “Stop defending me!!” non ci spiazza come aveva spiazzato la Gilbert? Perché è Damon il primo a trovare indifendibili i suoi comportamenti, e non perché li trovi giusti. È come se lui li trovasse contemporaneamente giustissimi e assolutamente sbagliati, e questo è anche uno dei numerosi motivi per cui amo senza nessuna moderazione Damon Salvatore. Lui non vuole cambiare Elena non solo perché la ama, ma anche perché ama quello che lei è. “Non voglio essere un'altra Katherine Pierce. Katherine ha passato tutta la vita a fuggire dai suoi problemi, per finire a morire qui. Tutta sola” dice a Stefan mentre attende che finalmente Elena si risvegli, ribadendo la sua intenzione di raccontarle quel che di male ha combinato, costi quel che costi. “Problemi” li definisce. Come li chiamano gli Americani? Difficoltà di gestire la rabbia? Si tratta di difficoltà psicologiche o caratteriali risolvibili con una sana terapia comportamentale o di questioni “morali”, della serie “non si uccidono le persone”? 

Le questioni morali sono poi riprese nel dialogo successivo fra Caroline e Tyler: lei si sente triste perché – conclude lievemente polemico Tyler – vede il bene negli altri. Lasciamo perdere le implicazioni sentimentali della cosa, anche se sono contenta di questa botta di orgoglio e dignità di Caro, voglio sottolineare la frase “Il tuo morso di ibrido ha appena ucciso una persona e nessuno ha battuto ciglio”. Questo è moralismo o moralità? Io ritengo sia ancora il caso di sottolineare la differenza fra queste due cose. “Sono andata a letto con il ragazzo sbagliato”. Caroline si è sentita in colpa per il suo sesso fra le frasche con Klaus, ha chiesto in giro se questo faceva di lei una brutta persona. La risposta è facile per un moralista e difficile per una persona morale, perché al di là della sveltina è vero che l'attrazione che lei provava per The King è composta anche dalla considerazione più intera di lui come persona, sebbene lui abbia davvero ucciso la mamma di Tyler a sangue freddo e abbia causato la morte di un sacco di gente, fra cui la beloved zia Jenna. Vedi il buono in qualcuno... che ne fai del suo male? E del tuo male, poi? Accogliere e perdonare è ingiusto? Che rimane del dolore causato? Vi siete accorti che sto parlando del Delena? Sì, di profonde questioni telogiche, esistenziali, filosofiche, ma del Delena, anche? 

Scena finale. In una chiesa – vorrei sottolineare che si potrebbe scrivere un trattato sull'uso delle chiese nei telefilm a sfondo soprannaturale, da Buffy a Supernatural, da The Originals e ora anche in Tvd – Bonnie accende una candela per suo padre. A chi accende sta candela? Mhh. E quando poi Katherine non riesce a passare le dice “Non dipende da me” E alla domanda “E da chi?” un vento impetuoso trascina Kat verso l'oscurità. Solo a me è venuta in mente una certa scena di Ghost? Lo sapremo prima o poi? Un temibile e sotterraneo nemico (“From beneath it devoure” chi se lo ricorda il Primo in Buffy?), l'ennesimo di questa affollatissima stagione, si svelerà come l'artefice del destino ultimo (si fa forse per dire) di Katherine e si dichiarerà rettore dell'Ade oppure stiamo parlando del Dio (la Natura magari) in cui appunto la stessa miss Pearce non credeva? Meditate gente, meditate.


9 commenti:

  1. wow ke commento!
    E' strano leggerlo dopo aver visto quello ke succede dopo e deve essere stato anke x te scriverlo avendo già visto come vanno a finire delle cose.
    Io ho amato questa puntata. E' stata costruita molto bene.
    E' una puntata ke ti lascia piena di domande sulla serie o sui messaggi morali (se cosi vogliamo chiamarli) ke vuole mandarci..su tutte quelle riflessioni ke gli stessi protagonisti fanno.
    Per me ke ho amato e odiato Kat con la stessa intensità ho trovato giusto il modo in cui alla fine hanno deciso di farla morire. Perchè in realtà nn è mai cambiata e mai ha voluto farlo veramente,nemmeno x sua figlia.
    Ho amato il teatrino dei saluti prima di infilzarla. Era un saluto in mood Katherine Pierce,buttando cattiverie e falsi complimenti a quelle persone a cui ha letteralmente rovinato la vita e ke nonostante tutto x un brevissimo periodo della sua vita sono stati gli unici amici o come direbbe lei alleati ke aveva.
    E la persona ke butta più giù di tutti è Damon. In realtà nn so xchè la Petrova ce l'avesse tanto con lui xchè oltre a averla consegnata a Silas l'unica colpa ke ha Damon è quella di averla amata.
    Ma lei come è nel suo stile gli butta merda addosso come nn ci fosse un domani trovando un uomo ke xò nn ha da aggiungere altro oltre a quello ke era stato già detto e la saluta con un bel "Ci vediamo all'inferno Katherine" luogo dove la nostra Pierce è davvero andata.
    Alla fine la gioia di ucciderla la danno a Stefan.quello ke è stato più raggirato e illuso da tutta questa storia.
    Non gli hai dato un titolo..ma forse sarebbe stato ABOUT MORAL perchè come hai evidenziato benissimo tu l'episodio ruota tutto sulla morale e sul perdono.Perdono ke Nadia concede a sua madre. Perdono ke Care concede a se stesse e morale ke gli infligge Tyler.
    Perdono ke noi tutti speravamo avrebbe ottenuto Damon da Elena.
    Come spieghi Damon e il Delena mi fa letteralmente impazzire perchè lui è un personaggio così complesso e messo vicino ad una donna ke semplice nn è è qualcosa di sublime.
    "Cioè, come una genialità che non necessita di dimostrazioni plateali mette in scacco un sempliciotto." Ho adorato questa parte. Tyler ci casca con tutte le scarpe. Ma nn mi trovi d'accordo con il fatto ke Damon dica quelle cose su Elena xchè pensa siano cosi..io credo ke ci speri e le usa un pò x istigare Tyler ma nn ci crede anke se lo vorrebbe tanto.
    Tutta la questione del perchè Damon si innamori cosi perdutamente di una donna uguale nell'aspetto a Katherine ma dall'animo opposto me lo chiedo da sempre. E forse sta in questa differenza ke capiamo se Elena fa bene a giustificare e a perdonare Damon,quanto sarebbe giusto e quanto sarebbe sbagliato. Noi già sappiamo ke lei in realtà lo perdonerà ma nn riesiurà a rimanere con lui xchè x farlo deve cambiare troppo di se stessa e nn e questo nn è disposta a farlo..almeno x ora.

    "Perché è Damon il primo a trovare indifendibili i suoi comportamenti, e non perché li trovi giusti. È come se lui li trovasse contemporaneamente giustissimi e assolutamente sbagliati, e questo è anche uno dei numerosi motivi per cui amo senza nessuna moderazione Damon Salvatore. Lui non vuole cambiare Elena non solo perché la ama, ma anche perché ama quello che lei è."

    Questa frase dice tutto!
    Scusa il mio solito sproloquio senza senso..aspetto il prox commento.
    Un bacione
    Maria

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  2. in tanto complimentissimi davvero! non solo per questo articolo ma anche per tutti gli altri sempre interessanti, precisi e da parte mia molto condivisi!
    anche in questo articolo poni domande non facili, per me, alle quale saper dare una risposta con fermezza..perchè è vero che sono domande di carattere teologico, esistenziale e filosofico.. mi piacciono molto le tue citazioni ''alte'' che spesso introduci, che siano di carattere religioso o citazioni letterarie come in questo caso di Dante.. ho studiato Dante all'università e ho una basilare conoscenza della filosofia (davvero davvero basica) data dal liceo... e confesso che mi metti in difficoltà con le tue riflessioni a volte .. XD perchè diciamo che guardando tvd non mi sono mai posta domande così profonde.. ma trovo davvero bello il tuo scavare così in profondità e trarre una riflessione che vada oltre le semplici dinamiche da telefilm..

    intanto fai una giusta distinzione tra morale e moralismo! io ho sempre tacciato caroline di moralismo.. e credo di non essermi sbagliata o esser stata superficiale...lei ha tutti i diritti di odiare damon per ciò che gli ha fatto in passato ma lei è andata a letto con klaus proprio perchè ha visto un lato buono in lui.. ha visto l'interezza della persona e non si è fermata alle morti o ai massacri.. è andata oltre! e lo stesso ha fatto elena con damon sin dal principio! per questo continuo a tollarare poco il suo moralismo appunto nei confronti di elena e di damon! vorrei che quel buono che ha visto in klaus riuscisse a vederlo o ammettere di vederlo anche in damon! ora più che mai palese e palesato a tutti!
    ma al di la di questo... le questioni cruciali che poni sono appunto:
    ''Vedi il buono in qualcuno... che ne fai del suo male? E del tuo male, poi? Accogliere e perdonare è ingiusto? Che rimane del dolore causato?''
    allora io penso che si, sia giusto perdonare damon, perchè amare è questo.. il bene è questo, che cosa altrimenti? ho letto qualche tuo articolo passato.. about redemption, ep 3x07.. per ottenere la redenzione cosa occorre? fare ammenda.. essere coscienti del male fatto e sentirsi in colpa.. chiedere scusa e provare a riparare al danno! giusto?correggimi se sbaglio eh?:) damon è il primo ad essere cosciente che ciò che ha fatto è sbagliato.. e non ha intenzione di scappare.. non è kat! non vuole esserlo! vuole riparare a ciò che ha fatto.. vuole fare ammenda? per me si..e ha già cominciato a farlo, però se perdonarlo è giusto non è una contraddizione decidere di rompere mi son chiesta?(e qua vado oltre l'ep in questione) forse all'apparenza ma la pausa da elena che si son presi serve anche a questo io credo... a riflettere e fare ammenda.. cito ancora un altro tuo articolo, 5x12: perchè damon non voleva uccidere aaron? è meglio non uccidere perchè non si fa?per una regola o perché tengo a elena e so che ne soffrirebbe? dunque per amore? come da te saggiamente detto viene prima l'amore, le regole sono solo un corrimano... e allora perchè decidono di lasciarsi?proprio perchè citando sempre le tue parole della 5x12 a damon manco ancora qualcosa.. ''a Damon manca un passo importante nel suo percorso'' .. e quel passo lo può e lo deve compiere da solo.. come caroline che non VUOLE uccidere Tom.. (la grande questione) Damon deve volerlo lui! deve prendere appunto consapevolezza.. insomma per dirla in modo spiccio deve crescere, deve capire chi è e cosa vuole, deve imparare a gestire la rabbia, la sua impulsività, le sue emozioni e il suo amore per elena.. e come dentro di damon esiste questo dissidio interiore, (uccidere aaron o wes è giusto e sbagliato allo stesso tempo) anche in elena esiste questo conflitto (è giusto o sbagliato perdonare damon e allo stesso tempo piegare la mia morale?).. e questo conflitto deve essere risolto..devono trovare un loro equilibrio.. solo così possono trovare un equilibrio come coppia...
    cont.

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    1. Io credo sia saggio che si lascino (ma sempre per me con la speranza che poi si ritrovino) perché c'è una sottile e profonda stonatura, nonostante tutto, nell'assunto che l'happy end amoroso sia la soluzione a tutti i mali. Sai "è vissero tutti felici e contenti", ma anche l'idea che trovato il tuo amore perfetto, "quello giusto" poi sia tutto risolto. Quanti ne ho visti di film così nella mia vita! Eppure è vero, secondo me, che in fondo l'amore vero sia la cosa più vicina alla perfezione, al compimento, alla felicità... ma solo la cosa più vicina, umanamente parlando. Potrei anche includere l'amore filiale/genitoriale, eh! Ma insomma alla fine è solo un'approssimazione, perché il nostro desiderio di pienezza non è colmabile tanto facilmente.
      E' ovvio che qui in tvd ci sono pure le normali dinamiche telefilmiche, e c'è un limite fisiologico oltre il quale una coppia felicemente affiatata da tutti i punti di vista fa calare precipitosamente l'audience. Una sorta di irresoluzione ci deve essere sempre. Però qui mi pare proprio umanamente saggio che la soluzione non sia data da quella famosa estate e dalla constatazione che i due si amino e che Damon get the girl. Questo per tutti i motivi che già abbiamo detto e hai detto anche tu "questo conflitto deve essere risolto..devono trovare un loro equilibrio.. solo così possono trovare un equilibrio come coppia... ".
      Insomma è molto così nella vita secondo me: quando scopri che ami qualcuno e sei riamato è lì che comincia l'avventura di crescere insieme e di arrivare ciascuno al proprio obiettivo personale, a ciò che rende davvero felici, solo che lo puoi fare INSIEME a quella persona, che ti è compagna di cammino. Basta, va, che se no comincio a parlare del mio matrimonio! :P

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    2. certo condivido tutto! le dinamiche telefilmiche sono ovvie, l'importante è riuscire sempre a creare delle storie e delle evoluzioni che siano coerenti, logiche e verosimili..e nel caso di damon ed elena per me stanno facendo un buonissimo lavoro! l'importante è questo! :)

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  3. e ancora..
    ''Come lotta Elena per Damon? Torcendo la realtà e se stessa con i suoi valori acquisiti, rinnegati e riacquistati consapevolmente con ancora più convinzione? Cioè perdonando per tutti i suoi errori l'uomo che ama? Trovandogli delle scusanti. Bara Elena? La lotta consiste nel deformare se stessa, come Damon temeva quando l'ha lasciata, proprio per scongiurare questo? ''
    io credo che la lotta di elena consista nel perdonarlo si, ma anche semplicemente nel non respingerlo ma accoglierlo appunto, capendo le motivazioni dietro le azioni di damon, lasciandolo ma non abbandonandolo che sono due cose ben diverse! forse elena lo ha scusato ma ora anche grazie a damon stesso è arrivata a riflettere e mettere in discussione se stessa (come de resto damon l'ha sempre spinta a farlo), e lasciandolo dimostra di non cercare scusa.. non più...
    spesso leggo che elena è cambiata in peggio, che ha subito la cattiva influenza di damon, che più passa il tempo e più diventa simile a katrine!o.O io credo che elena non sia più la ragazzina di una volta ma ben venga, io penso che elena sia cresciuta non peggiorata! come tu giustamente dici damon non vuole cambiare elena non solo perchè la ama ma perchè la ama per la persona che è! e pensare che sia simile a kat penso sia un idiozia bella e buona! elena ha commesso azioni di cui andare poco fiera ma rimane comunque la stessa ragazza amorevole e compassionevole, che non gode del male fatto ma che perdona il male subito..
    e damon stesso non potrà mai essere come kat nonostante gli assasinii e le morti causate, perchè lui vuole essere migliore, lui tende al bene, vuole meritare l'amore di elena!
    loro dicono il nostro amore è tossico... abbiamo troppo controllo uno sull'altro.. quando stiamo insieme facciamo cose brutte uno per l'altro!
    il problema, la causa scatenante è il troppo amore? un amore che consuma e del quale elena anch'essa si ritrova in balia? nell'articolo 5x17 dici che ''Il perché è il punto: e confusamente passa per la passione delena.'' il problema è dunque questo o va al di la di questo? in realtà vediamo come questo atteggiamento di elena di scusare damon non lo applichi solo a lui o sbaglio? e con e per stefan si è comportata diversamente? e damon è impulsivo e uccide solo quando è con elena o si tratta di elena?
    sorry se son andata oltre la recensione di questo episodio... e che è impossibile non fare un discorso più ampio dopo aver visto anche le recenti puntate! :)
    aspetto intanto l'articolo sulla 5x16 :)

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    1. Greta! sono 3 giorni che voglio risponderti e ancora non ce l'ho fatta! è che ho bisogno di pensare seriamente a quello che mi dici e intanto la vita mi strappa via dal pc. Ma spero, entro stasera, di riuscirci! :* <3

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    2. Grazie .. :)) intanto ho commentato anche la 5x16 (molto più brevemente XD) e intanto - ogni tanto - rifletto ancora perchè ho rivisto di nuovo gli ultimi due episodi e la questione tossicità - dipendenza e il that's the problem .. non lo so se sono riuscita a centrare la questione e a capire bene oppure no...

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    3. "il problema, la causa scatenante è il troppo amore?" Io so che ci sono coppie, ma anche rapporti non di coppia, fra genitori e figli, in cui il troppo amore si trasforma in un amore sbagliato. Ma forse in questi casi la parola amore non è precisa, perché magari il problema sorge quando si scambia l'amore per l'altro con l'egoismo, con la possessività, con un potere sull'altro che sembra l'unico nutrimento possibile dell'io. A me non sembra il caso del Delena. Hai ragione, Elena non scusa solo Damon, lei vede il buono negli altri, vuole farlo, nonostante la sua affilata intelligenza, che ha dimostrato nella fase di switch off. Quella intelligenza che le consentirebbe di gestire il vantaggio sugli altri, non diversamente da come sa fare Damon: in fondo si somigliano. Elena è il punto debole di Damon forse perché dopo una vita di amore scarso, razionato, negato, deluso anche nel rapporto con se stesso - nel senso che il primo a essere deluso e disilluso di se stesso è proprio lui - lei gli dà quello di cui ha veramente bisogno: lei "lo vede". Gli altri no. Elena lo vede nell'anima e lo comprende e lo abbraccia e lo perdona. Questo lo fa respirare finalmente, ma non lo risolve, proprio perché, come hai detto anche tu, ha bisogno di potersi perdonare, di poter davvero credere di essere una persona buona, il riflesso della quale ama in Elena.
      Mi sono incasinata un po' ma insomma... Greta, comunque tu fai una disamina dei miei commenti che mi inorgoglisce un sacco. Ti ringrazio per questo e perché mi dai occasione di elucubrare in aggiunta! Grazie della stima <3 <3

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    4. no no è molto chiaro... ti sei fatta capire benissimo :)
      grazie a te che scrivi questi articoli bellissimi e che riescono a farmi riflettere e capire meglio the vampire diaries.. ho letto che molti ti giudicano perchè sei appassionata di tvd ma se leggessero ciò che scrivi forse capirebbero anche loro la bellezza di questo telefilm e la passione che scaturisce.. io personalmente amo molto guardare i telefilm ma non sono un amante delle storie sui vampiri .. infatti tvd lo snobbato per molto tempo .. di recente invece mi è ritornata la curiosità, grazie a ian/damon lo confesso XD e ho iniziato ad apprezzarlo e a riconoscere la qualità del telefilm nel suo insieme!
      tanto che adesso aspetto con ansia ogni episodio! non vedo l'ora di vedere il prossimo! e ovviamente di leggere anche il tuo commento qui! ;) a presto!

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